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violino, 2006 - Risolange

Tonino Guerra

poeta, scrittore e sceneggiatore

Acero: marezzatura totalmente assente
Abete: venatura media e regolare
Vernice: trasparente
Intervento: acrilico, pennarello ad acqua

Antonio Guerra detto Tonino (Santarcangelo di Romagna 1920 – 2012)
poeta, scrittore e sceneggiatore

« Non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande »

Maestro elementare, nel 1943, durante la seconda guerra mondiale viene deportato in Germania e internato in un campo di concentramento a Troisdorf.
« Mi ritrovai con alcuni romagnoli che ogni sera mi chiedevano di recitare qualcosa nel nostro dialetto. Allora scrissi per loro tutta una serie di poesie in romagnolo. »

Dopo la Liberazione si laurea in pedagogia presso l’Università di Urbino (1946), con una tesi orale sulla poesia dialettale.
Fa leggere i suoi componimenti a Carlo Bo, ottenuti riscontri positivi, decide di pubblicarli, a sue spese, la raccolta s’intitola “I scarabocc” (Gli scarabocchi); Bo ne firma la prefazione.

Diventa membro di un gruppo di poeti, «E circal de giudeizi» (Il circolo della saggezza), di cui fanno parte anche Raffaello Baldini e Nino Pedretti.
Al 1952 risale l’esordio come prosatore con un breve romanzo, “La storia di Fortunato”.

Nel 1953 si trasferisce a Roma, dove avvia una fortunata attività di sceneggiatore.

Nella sua lunga carriera ha collaborato con alcuni fra i più importanti registi del tempo come Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, Wim Wenders, Luchino Visconti, Andrej Tarkovskij, Theo Angelopoulos, i fratelli Taviani, Marco Bellocchio, Vittorio De Sica, Elio Petri, Giuseppe De Santis, Alberto Lattuada, Mario Monicelli, Jose María Sánchez.

Dalla collaborazione con il regista ferrarese Antonioni, gli giungerà anche la nomination al premio Oscar nel 1967, per il film Blow-Up.

Negli anni ottanta torna in Romagna.

Dal 1989 vive e lavora a Pennabilli, centro del Montefeltro, dove ha dato vita a numerose installazioni artisctiche e che gli ha conferito la cittadinanza onoraria in riconoscenza dell’amore dimostrato nei confronti di questo territorio,

Si tratta di mostre permanenti che prendono il nome de “I Luoghi dell’anima” tra cui: L’Orto dei frutti dimenticati, Il Rifugio delle Madonne abbandonate, La Strada delle meridiane, Il Santuario dei pensieri, L’Angelo coi baffi, Il Giardino pietrificato.

Una sua installazione artistica, “L’albero della memoria”, è presente anche a Forlì, presso i Giardini Orselli.

Uno dei casi letterari più controversi degli ultimi tempi ha per titolo “Tonino Guerra wants to kill me”, di Antonio Bigini.

Nel 2010, in occasione dei suoi 90 anni, riceve il David di Donatello alla carriera.

Sempre nel 2010 è stato insignito dall’Università di Bologna del Sigillum Magnum.

È il padre del noto compositore di musiche per film e sceneggiati Andrea Guerra.

Insignito del titolo di Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana nel 1995 e di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana nel 2002

Muore all’età di 92 anni a Santarcangelo il 21 marzo 2012, in coincidenza con la celebrazione della Giornata Mondiale della Poesia istituita dall’Unesco.

Le sue ceneri sono satte incastonate nella roccia al di sopra della sua casa dei mandorli, nel punto in cui si ammira la vallata, del paese in cui ha abitato negli ultimi 25 anni e di cui ha detto “ è il posto dove trovi te stesso!”

Tonino Guerra era ateo.