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violino, 2006 - Luna

Emanuele Luzzati

scenografo, animatore e illustratore

Acero: il fondo senza marezzature e le fasce sono composite (alcune dello stesso materiale, altre leggermente marezzate), il riccio è lievemente marezzato
Abete: venature regolari di media larghezza
Vernice: trasparente ,su una base marron
Intervento: pastello ad olio

Emanuele Luzzati (Genova 1921- 2007)
scenografo, animatore e illustratore

Noto soprattutto come scenografo e illustratore, Emanuele Luzzati è stato maestro in ogni campo dell’arte applicata.

Nato a Genova nel 1921, nel 1940 è costretto ad abbandonare la sua città a causa delle leggi razziali, trasferitosi a Losanna, studia e si diploma all’École des Beaux-Arts.

Nel 1972 espone alla Biennale di Venezia nella sezione Grafica Sperimentale.

Nel 1975, assieme a Aldo Trionfo e Tonino Conte, è fondatore del Teatro della Tosse per il quale realizzerà scene e costumi di moltissimi spettacoli.

Dal 1981 al 1984 una sua mostra, intitolata “Il sipario magico di Emanuele Luzzati” allestita dalla Sapienza Università di Roma a cura di Mara Fazio e Silvia Carandini, gira in Italia e all’estero.

Illustra nel 1988 “Le fiabe scelte” dei fratelli Grimm per le Edizioni Olivetti e in seguito per le Edizioni Nuages, “Candido” di Voltaire, “Pinocchio” di Collodi, “ Alice nel paese delle meraviglie” di Carroll, il “Decamerone” di Boccaccio, “Peter Pan” di James Barrie e “Il Milione”.

Nel marzo del 1990 si inaugurano a Reggio Emilia, Cavriago, Sant’Ilario e Montecchio quattro sezioni di una grande mostra dedicata all’opera complessiva di Luzzati.

Avendo ottenuto due nomination all’Oscar per i suoi film d’animazione, realizzati con Giulio Gianini, “La gazza ladra “(1965) e “Pulcinella” (1973) viene nominato membro dell’AGI (Alliance Graphique Internationale) e dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

Nel 1992 gli viene conferita dall’Università di Genova, sua città, la laurea honoris causa in Architettura.

L’anno dopo viene allestita la mostra “Emanuele Luzzati Scenografo”, presso il Centre Georges Pompidou di Parigi a cura dell’Unione dei Teatri d’Europa.
L’evento verrà ripreso poi a Roma, Firenze, Bellinzona, Milano, Genova, dove la mostra viene arricchita con un’ampia sezione dedicata all’illustrazione.

Nel 1995 riceve il Premio Ubu per la scenografia del Pinocchio prodotto dal Teatro della Tosse di Genova.

Nel 1997 allestisce per il Comune di Torino, in Piazza Carlo Felice (Piazza della Stazione), un grande presepio, mescolando ai personaggi tradizionali le figure delle favole più conosciute.

Nel 1998 progetta un parco giochi per bambini per il Comune di Santa Margherita Ligure, ispirato al Flauto Magico di Mozart.

Nella casa natale di Mozart a Salisburgo, viene presentata la mostra “I Mozart” di Luzzati.

Nel 2000 sono allestite le mostre Emanuele Luzzati; Viaggio nel Mondo Ebraico al Palazzo della Triennale di Milano e Luzzati-Rodari al Palazzo delle Esposizioni a Roma.
Per le Edizioni Laterza esce il volume di Rita Cirio e Emanuele Luzzati “Dipingere il teatro” un’intervista su sessant’anni di scene, costumi, incontri.

Nello stesso anno con la mostra “I Mozart” di Luzzati, viene inaugurato a Genova il suo museo
permanente nell’edificio cinquecentesco di Porta Siberia (Area Porto Antico).

Nel 2002 le scene per Il Flauto Magico di Mozart allestito al Teatro Carlo Felice di Genova di Genova.

Nel 2004 disegna, per il Corriere della Sera le illustrazioni delle “Cantiche della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Dopo i costumi del Don Chisciotte regia di Scaparro le scene de Il Campiello di Goldoni e quelle del balletto Lo Schiaccianoci di Cajkovskij per la coreografia di Amedeo Amodio, realizza nel 2006 la scenografia di Hansel e Gretel di Humperdinck per l’Opera Theatre di Saint Louis.

Nel 2005 realizza il film d’animazione “Genova, Sinfonia della Città”, scritto e diretto da Luigi Berio e con la musica originale di Stefano Cabrera, in 15 incalzanti minuti Genova è reinventata e celebrata come mai era stato fatto prima.

Negli ultimi anni ripubblica nella collana Le Rane di Interlinea edizioni per l’infanzia, Alì Babà e i quaranta ladroni e La tarantella di Pulcinella, da cui aveva tratto i celebri cartoni animati.
La nuova edizione degli albi gli vale nel 2005 il premio Andersen.

A 85 anni, muore a Genova il 26 gennaio 2007, nella casa dove ha abitato tutta la vita.

Luzzati è interprete di una cultura figurativa abile e colta, capace di usare con maestria ogni sorta di materiale: dalla terracotta allo smalto, dall’intreccio di lane per arazzi all’incisione su supporti diversi, ai collage di carte e tessuti, composti per costruire bozzetti di scene, di costumi e di allestimenti navali.
La ricchezza del suo mondo fantastico, l’immediatezza ed espressività del suo stile personalissimo, ne hanno fatto uno degli artisti più amati ed ammirati del nostro tempo.