Acero: leggera marezzatura
Abete: venatura regolare di media larghezza
Vernice: colore brunito su base giallo
Intervento: china
Roberto Roversi
scrittore, poeta, paroliere, libraio e giornalista
Roberto Roversi (Bologna 1923 – 2012)
scrittore e poeta
Si è arruolò tra i partigiani appena ventenne, e combattè nella resistenza in Piemonte.
Si laurea in Filosofia all’università di Bologna.
Dal 1948 al 2006 ha svolto l’attività di libraio antiquario gestendo a Bologna la libreria “Palmaverde”.
Nel 1955 fu fondatore con Leonetti e Pasolini della rivista “Officina” e nel 1961 diede vita alla rivista “Rendiconti”, di entrambe fu anche editore.
Intorno alla metà degli anni sessanta compì una scelta destinata a segnare profondamente la sua attività letteraria: smise di pubblicare con i grandi editori, limitandosi esclusivamente a fogli fotocopiati distribuiti liberamente e a collaborazioni con piccole riviste autogestite.
Nei primi anni sattanta fu, insieme ad altre personalità di rilievo, direttore della testata “Lotta Continua”.
In quel periodo ha scritto numerosi versi che divennero testi per numerose canzoni di Lucio Dalla “Il giorno aveva cinque teste”, “Anidride solforosa” e sotto lo pseudonimo Norisso “Automobili” e
successivamente anche per altri altri gruppi musicali.
Roversi ha scritto testi per il teatro e per l’Opera: “Girotondo” libretto liberamente ispirato da Regen di Arthur Schnitzler, per la musica di Fabio Vacchi, rappresentata nel giugno 1998 al 45° Maggio Musicale Fiorentino.
Nel 2006 la Libreria Palmaverde chiude i battenti dopo oltre 50 anni di attività, tutti i libri vengono donati alla Coop Adriatica, parte dei quali viene venduta in favore di famiglie disagiate e quelli di maggior interesse donati a biblioteche.
Nel 2008 Roberto Roversi raccoglie per l’edizione di Luca Sossella “Tre poesie e alcune prose”, un volume di 576 pagine che comprende: “Dopo Campoformio” (nella versione 1965), “Le descrizioni in atto” (1969-85) e i versi degli anni Settanta e Ottanta riuniti nel “Libro Paradiso” (1993), oltre a due estratti dai romanzi “Registrazione di eventi” (1964) e “I diecimila cavalli” (1976), e da una scelta di scritti (tra 1959 e 2004) dal titolo “Materiale ferroso”, testi che dimostrano l’impegno tra la teoria della poesia e l’azione politica.
Nel 2010 dà alle stampe in cinquanta esemplari fuori commercio la versione integrale del poema “L’Italia sepolta sotto la neve”.
E’ scomparso all’età di 89 anni la sua figura è stata pubblicamnete ricordata da intellettuali, scrittori, e dal Rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi e non è mancato l’omaggio del Presidente della Repubblica G. Napolitano.
Per sua espressa volontà non sono state tenute cerimonie pubbliche ne private.
E’ stato una figura di intellettuale dal multiforme impegno culturale e sociale, una delle più alte e forti voci poetiche e civili del Novecento.