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violino, 2002 - Yasser

Marcello Jori

artista

Acero: senza marezzature
Abete: a venatura marcata e regolare
Vernice: rossa-brunita con un delicato intervento di “ invecchiamento”
Intervento: applicazioni in gesso con doratura

Marcello Jori (Merano 1951)
artista

Arriva a Bologna agli inizi degli anni ’70 e, contrario a una preparazione di tipo accademico, sceglie di concludere gli studi classici alla facoltà di Storia dell’arte, dove incontra Renato Barilli che nel 1977 sarà il curatore della sua prima mostra fotografica alla Galleria De’Foscherari di Bologna.
Da subito inizia il suo lavoro chirurgico sul corpo e l’anima dell’artista, sulla sua opera.

L’artista scomparso e l’artista vivente, pratica che non abbandonerà mai e che lo condurrà a servirsi della fotografia, della pittura e della scrittura come di materia ugualmente necessaria alla costruzione di un mondo così complesso come quello che oggi lo rappresenta.

Fra i protagonisti della scena artistica italiana, partecipa a due Biennali di Venezia, alla Biennale di Parigi, a due Quadriennali di Roma.

Tiene mostre in gallerie e musei nazionali e internazionali, tra cui: Galleria d’Arte Moderna Roma, Studio Morra e Galleria Trisorio Napoli, Studio Marconi Milano, De’ Foscherari Bologna, Corraini Mantova, Hayward Gallery Londra, Kunstverein Francoforte, Holly Solomon New York, Galleria Civica d’Arte Contemporanea Trento, Castel Sant’Elmo Napoli, Galleria d’Arte Moderna Bologna.

Fin dall’inizio della sua attività, persegue un progetto di arte totale che oggi lo porta a rivestire una posizione di grande attualità nella definizione dell’eclettismo contemporaneo.

Negli anni ’80 è tra i fondatori del Nuovo Fumetto Italiano. Pubblica in Italia per Linus, Alter e Frigidaire, in Francia per Albin Michel su L’Echo des Savanes.

Collabora anche con le riviste Vogue e Vanity.

Dal 1992 al 1998 disegna in esclusiva per la casa editrice giapponese Kodansha.

Nel 1996 pubblica il libro La Città Meravigliosa degli artisti straordinari con testi di Stefano Benni e Alessandro Mendini, accompagnato da una mostra al Palazzo comunale di Siena, dove ha inizio la costruzione concettuale e pittorica di una città destinata a ospitare e celebrare abitanti speciali: gli artisti originali destinati all’immortalità.

Artisti ritratti dal vero e circondati di edifici a misura dei loro corpi.

Negli anni Duemila, pubblica Nonna Picassa, un romanzo per Mondadori e compie utili perlustrazioni in nuovi ambiti della creatività, che gli servono a comprendere altri livelli di comunicazione artistica come ad esempio quelli della musica di massa: il Rock.

L’esperienza lo porta a realizzare per Vasco Rossi la scenografia di “Rock sotto l’assedio”, concerto tenutosi allo stadio San Siro di Milano. Una città dipinta di 20 metri per 70.

Nel 2000 tiene una personale al Museo d’Arte Moderna di Bologna a cura di Danilo Eccher, nella quale viene riproposta l’opera fotografica degli anni ’70.

A Milano nel 2003, alla galleria Emi Fontana, presenta per la prima volta le “Predicazioni”, libri-opera scritti e illustrati a mano dall’artista in copia unica.

Per riportare in vita artisti leggendari, inventa un nuovo modo di raccontare in forma di ‘predicazione’, un testo accompagnato da illustrazioni, pensato per essere letto ad alta voce e Sarà Jori stesso a farlo, al MAMbo di Bologna e al Macro di Roma.

Nel 2007, il fumetto che l’artista aveva abbandonato si ripresenta in nuove forme nella collaborazione con l’azienda Alessi, che ha inizio con la serie intitolata Figure.

Così come la pittura trova nuova espressione nella collaborazione con l’azienda Moroso.

Nel 2010 viene presentato al Salone del mobile di Milano il suo primo lavoro per Moroso: Alì Babà, il tavolo del tesoro.

L’artista vive e lavora tra Bologna e Torino.