Back to all violins
violino, 2007 - Azadi

Laurie Anderson

performer, artista, musicista e scrittrice

Acero: marezzatura larga e regolare
Abete: venature regolari
Vernice: trasparente
Intervento: acrilico

Laura Phillips (Laurie) Anderson (Chicago 1947)
performance artist, musicista e scrittrice (o per sua stessa definizione, “una narratrice di storie”)

Inizia a suonare il violino in tenera età.
Nel 1970 lavora come insegnante d’arte, come illustratrice di libri per bambini e come critico d’arte visiva per la rivist ArteForum.

Nel 1972 consegue un master in scultura alla Columbia University di New York e si dedica alla Performance Art.

In una delle sue prime esibizioni, che si svolgevano in strada, suonava un violino che, grazie a un registratore nascosto all’interno, produceva dei loop di suoni che si sovrapponevano alla musica da lei suonata.
Durante l’esibizione indossava un paio di pattini le cui lame erano immerse in due blocchi di ghiaccio, con il passare del tempo il ghiaccio si scioglieva e Laurie smetteva di suonare quando non era più in grado di stare in piedi.

Il violino resterà spesso al centro delle sue esibizioni e della sua creatività.
Uno dei suoi violini più celebri, il Tape-bow violin, ha una testina da registratore al posto delle corde e un nastro magnetico inciso, teso sull’archetto. Il suono viene prodotto facendo scorrere l’archetto (il nastro) sul violino (la testina).

Tra i suoi lavori più celebri: United States 1-4, Mister Heartbreak, Empty Places, Stories from the Nerve Bible e Song and Stories from Moby Dick, uno spettacolo imponente ispirato al celebre romanzo di Herman Melville, nel quale suona un altro strumento di sua invenzione, il Bastone parlante (Talking stick), una sbarra metallica riempita di circuiti elettronici che riproduce suoni in base a come viene mossa o toccata.

Nel 1981 acquista popolarità con il singolo “O Superman”, composizione minimalista che raggiunge inaspettatamente il secondo posto nelle classifiche britanniche.
Il brano divenuto celebre in Italia tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta grazie ad una serie di spot pubblicitari del Ministero della Sanità per la prevenzione dell’AIDS.

Nel 1986 ha interpretato e diretto il film concerto “Home of the Brave” e nel 1991 è stata membro della giuria del 41° Festival di Berlino

Nel periodo 1994-1995 ha prodotto anche un CD-ROM interattivo della durata di circa 12 ore e dal titolo Puppet Motel.

Ha scritto alcune sezioni della voce relativa a New York per l’Enciclopedia Britannica.

Laurie Anderson nella sua carriera ha collaborato con lo scrittore William Seward Burroughs, con il regista Wim Wenders e con molti musicisti fra i quali: Brian Eno, Peter Gabriel, Philip Glass, Jean Michel Jarre, Bobby McFerrin, Lou Reed, Dave Stewart, John Zorn,Ryuki Sakamoto, Adrian Belew Nona Hendrix.

Nel 2001 ha ricevuto il Premio Tenco (insieme con Luis Eduardo Aute).
Un motivo ricorrente nel lavoro di Laurie Anderson è l’uso di un filtro vocale che approfondisce la sua voce in un registro maschile, una tecnica che lei stessa ha indicato come “drag audio”.

Nel 2003 è diventata la prima artista ufficiale della NASA.

Ha fatto parte del team che ha creato la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Atene 2004 e nello stesso anno, ha collaborato con la coreografa Trisha Brown e il regista Agnieszka Wojtowicz-Vosloo sul progetto multimediale O Zlozony / O, composto per il Balletto dell’Opera di Parigi.
Il balletto ha debuttato al Teatro dell’Opera Garnier di Parigi nel dicembre 2004.

Nel 2005, la sua mostra The Waters Reglitterized alla galleria Sean Kelly di New York City, comprende disegni, stampe e video ad alta definizione; l’opera è un diario dei sogni e della loro ricreazione letterale come opere d’arte.

Nel 2007, le è stato assegnato il Premio Gish per il suo “eccezionale contributo alla bellezza del mondo e per il godimento e la comprensione della vita del genere umano”

Il 12 aprile 2008 si è sposata con il suo compagno Lou Reed con una cerimonia privata a Boulder in Colorado.

Nel 2010 ha debuttato in un lavoro teatrale dal titolo “Delusion”.
Ha curato la Vivid Sydney Festival a Sydney, in Australia insieme a Lou Reed e sempre nello stesso anno è uscito il suo album Homeland, dove ha cominciato a utilizzare la voce come commento storico e politico-sociale.
Laurie Anderson ha sviluppato una nuova opera teatrale, dal titolo “Another Day in America”.
Le prime proiezioni pubbliche di questo work-in-progress si sono svolte a Calgary, Alberta, nel gennaio 2012 come parte della stagione del Teatro Junction GRAND 2011-12.